Ecobonus, si annuncia una primavera elettrica sulle strade italiane?

Ancora tanti i dubbi ma c’è una grande certezza: l’Italia vuole muoversi “green”.

Per le auto nuove acquistate e immatricolate a partire da venerdì 1 marzo 2019 dovrebbero essere applicate le regole previste dalla Legge di Bilancio approvata dal Governo a fine dicembre in materia di Ecotassa ed Ecobonus.

Nuove Tasse …

Alle definizioni attuali, l’Ecotassa è un’imposta progressiva sui veicoli calcolata in base alle emissioni di anidride carbonica: la soglia massima di tolleranza stata fissata in 160 grammi di CO2 al chilometro, stando al dato di omologazione riportato sul libretto di circolazione. Per tutti i veicoli che superano questa soglia, e dunque emettono quantità maggiori di CO2, è invece prevista l’applicazione dei una sovrattassa che può variare da 1100 € a 2500€.

… e nuovi Incentivi!

L’Ecobonus è invece un incentivo all’acquisto di auto elettriche o ibride plug-in a basse emissioni di CO2 (fino a 70 g/km) e con prezzo di listino inferiore a 50 mila € + IVA (requisito che esclude i veicoli di lusso): si parte da uno sconto di 1500 € sulle auto con emissioni di CO2 comprese tra i 20 e i 70 g/km, fino ad un massimo di 6000 € se, contestualmente all’acquisto di un’auto elettrica con emissioni inferiori a 20 g/km, viene rottamato un veicolo Euro 1,2,3 o 4.

Purtroppo il decreto ministeriale che dovrebbe defnire la disciplina attuativa delle norme introdotte non è ancora stato pubblicato, ed è anzi possibile che la loro introduzione definitiva finisca per slittare di qualche settimana.

Noi, per ingannare l’attesa, abbiamo pensato di dare un’occhiata a quale potrebbe essere la nostra prossima auto. Trattandosi di un incentivo economico, abbiamo deciso di trascurare tutte le variabili tecniche e di prestazioni per concentrarci unicamente sul prezzo: diciamo che vorremmo riuscire a inquinare meno sfruttando (il più possibile) gli incentivi statali.

Quattroruote ha stilato una lista di tutte le autovetture attualmente a listino che potrebbero usufruire dell’Ecobonus previsto dalla Legge di Bilancio; sono in tutto 63.

Notiamo subito una decisa prevalenza delle tedesche: BMW, Audi, MINI, Smart e Volkswagen rappresentano la maggioranza con ben 33 modelli tra elettrico e ibrido plug-in.

Le auto ibride

Consideriamo i modelli più economici di ciascuna casa automobilistica e vediamo il podio delle ibride:


Kia Niro 1,6 Gdi DCT PHEV
CO2 = 29 g/km, 36700€

Tutti questi modelli rientrano nella seconda fascia dell’Ecobonus, quella che riguarda le emissioni superiori ai 20 g/km, perciò niente super-incentivo da 6000€: potremmo ottenere al massimo 2500€ con rottamazione e 1500€ senza.

Le auto elettriche

Ecco invece le più economiche tra le auto elettriche:


Smart fortwo EQ Youngster
CO2 = 0 g/km, 24198€

Renault Zoe R90 Flex
CO2 = 0 g/km, 26100€

VolksWagen e-up! 82 CV
CO2 = 0 g/km, 27000€

I modelli elettrici “puri” rientrano tutti nella categoria più premiata dagli incentivi, quella riservata ai veicoli con emissioni inferiori ai 20 g/km. Se decidessimo di acquistare un’elettrica potremmo arrivare a risparmiare fino a 6000€ rottamando la nostra vecchia auto (fino a Euro 4) e 4000 € senza rottamazione.

Con i parametri attuali, resterebbero di fatto escluse dall’ ecobonus le auto a gpl e metano, ma anche i modelli Mild Hybrid, l’ibrido leggero che sembra avere convinto il mercato negli ultimi mesi, ovvero quelle auto che affiancano un piccolo motore elettrico al classico motore a combustione.

Aiutati, che il Bonus ti aiuta …

Ma i dubbi sulla manovra, sollevati in particolare delle associazioni dei consumatori, riguardano soprattutto il prezzo relativamente elevato delle auto che rientrano nelle categorie premiate dall’Ecobonus: Silvia Bollani, di Altroconsumo, fa notare che

«Rottamare la propria auto per comprane una di prezzo alto, in media sopra i 25000 €, anche a fronte di un bonus di 6000 € non è un’operazione alla portata di tutti. Sarebbe stato meglio premiare la rottamazione delle auto più inquinanti e lasciare i consumatori liberi di acquistare qualunque modello, considerato che le auto nuove lo sono comunque molto meno.»

Anche il viceministro dello Sviluppo economico Dario Galli sembra essere dello stesso parere:

«Piuttosto che le auto elettriche, facciamo comprare una Panda a metano» sostiene l’esponente della Lega «la può comprare anche un pensionato che guadagna 1.200 euro al mese e magari non può permettersi una Tesla.»

Eco-incertezze.

L’Ecotassa non è da meno in tema di incertezze. L’ipotesi al momento più gettonata è che il contributo vada versato dall’acquirente tramite modello F24, ma non sono ancora chiare le scadenze entro cui sarà necessario ottemperare all’obbligo di pagamento, mentre invece già si profilano i pericoli di un’evasione di massa: se il vuoto normativo dovesse perdurare, diventerebbe infatti difficile assicurarsi che l’ammontare dovuto per l’acquisto di modelli con emissioni di CO2 superiori ai 160 g/km venga interamente riscosso.

Fonti governative assicurano che tutti i decreti attuativi necessari verranno pubblicati  entro i tempi previsti (la scadenza per la promulgazione, da regolamento, è fissata al 2 marzo) e che potranno esserci delle revisioni dei parametri, anche nei prossimi mesi, se ciò si dovesse rivelare necessario.

Nel frattempo, il consiglio migliore è forse quello che viene dalle associazioni a difesa dei consumatori, che suggeriscono di scegliere l’acquisto con la clausola Ecobonus: se non altro, in assenza dell’effettiva erogazione, si avrà comunque la possibilità di recedere dal contratto.

E, se hai bisogno urgente di un’auto prima di decidere quale acquistare, puoi contare su una delle nostre a noleggio!